Droni contro la Zanzara Tigre: a Bologna la dimostrazione del rilascio di maschi sterili

Nov 26 2025

Droni contro la Zanzara Tigre: a Bologna la dimostrazione del rilascio di maschi sterili

Lo scorso ottobre a Bologna, nell’area verde Kenzo Tange/Giardino Museo Sandra Forni, si è tenuta una dimostrazione che segna un passo decisivo nella lotta sostenibile alla Zanzara Tigre. L’iniziativa, organizzata dal Centro Agricoltura Ambiente “Giorgio Nicoli” (CAA) con il patrocinio del Comune di Bologna, ha mostrato al pubblico un metodo innovativo di contenimento: il rilascio di maschi sterili tramite droni.

Per la prima volta, un drone dotato di un dispositivo speciale – con integrazione hardware e software sviluppata da Aermatica3D – ha effettuato un rilascio mirato, calibrato sulle dosi necessarie e in piena sicurezza.. Il test ha dimostrato che questa tecnica permette una distribuzione uniforme e capillare degli insetti, senza impatti negativi sull’ambiente e senza rischi per la salute umana.

Un progetto pilota che dà risultati concreti

La dimostrazione pubblica non è stata un evento isolato, ma parte di un percorso iniziato nel 2023 con il progetto pilota avviato a Casteldebole, su un’area di circa 80 ettari. In tre anni di attività, la riduzione della popolazione di Zanzara Tigre è stata evidente: nel 2025 si è registrato un calo medio del 70-80% delle uova deposte rispetto al resto del territorio comunale.

Questi risultati hanno un impatto diretto sulla salute pubblica. Ridurre drasticamente la presenza di questo insetto significa diminuire anche il rischio di diffusione di malattie come Dengue e Chikungunya, che quest’anno, in alcune aree dell’Emilia-Romagna, hanno fatto registrare episodi epidemici.

Tecnologia e ricerca insieme per la salute pubblica

L’uso dei droni apre nuove prospettive rispetto ai metodi tradizionali di rilascio. Grazie al supporto di Aermatica3D, il CAA sta perfezionando un sistema che consente di raggiungere aree ampie e difficili da coprire, distribuendo i maschi sterili in modo omogeneo e riducendo al minimo tempi e costi operativi.

La dimostrazione di ottobre ha avuto anche un valore simbolico: condividere con i cittadini i progressi di un progetto che unisce ricerca scientifica, innovazione tecnologica e salute pubblica. Non si tratta solo di ridurre il fastidio delle punture, ma di costruire un modello di gestione sostenibile per contrastare una specie invasiva che mette a rischio la qualità della vita e la sicurezza sanitaria.

Uno sguardo al futuro

L’esperienza di Bologna mostra come la sinergia tra enti locali, centri di ricerca e aziende tecnologiche possa generare soluzioni concrete a problemi complessi. I droni, già utilizzati in agricoltura per semina, biocontrollo e distribuzione di prodotti biologici, si confermano strumenti versatili anche nella gestione di emergenze ambientali e sanitarie.

Il prossimo obiettivo è scalare queste tecniche su territori più vasti, portando benefici tangibili non solo a livello locale, ma anche su scala nazionale e internazionale. La strada è tracciata: la lotta biologica integrata con il supporto dei droni può diventare uno standard nella gestione delle specie invasive, con vantaggi ambientali, sanitari ed economici.

Scopri di più sui nostri progetti e sulle applicazioni dei droni in agricoltura e nella gestione ambientale: scrivi a info@aermatica.com o visita www.aermatica.com.

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