Droni e fertilizzazione: efficienza, velocità e sostenibilità

fertilizzazione con droni
Apr 30 2025

Droni e fertilizzazione: efficienza, velocità e sostenibilità

Con i droni rivoluzionano le modalità e i tempi delle concimazioni – e presto anche i trattamenti fitosanitari. Un’offerta di servizi conto terzi destinata a diventare la norma.

Già dal 2018, Rossano Remagni Buoli e suo fratello Roberto hanno abbracciato la sfida dei droni, iniziando con la mappatura dei campi e passando poi alla lotta integrata – prima schierando insetti utili contro la piralide del mais, poi contrastando il ragnetto rosso del pomodoro grazie ai kit per l’agricoltura biologica di Aermatica3D. Oggi, l’evoluzione è inarrestabile: le operazioni di concimazione di precisione sono solo l’inizio, mentre le sperimentazioni nell’impiego di droni sprayer per trattamenti fitosanitari preannunciano una rivoluzione.

Droni e fertilizzazione: efficienza, velocità e sostenibilità

Droni e fertilizzazione: efficienza, velocità e sostenibilità

Il protagonista di questa nuova era è il DJI Agras T50, lanciato nel 2024 e diventato il più grande drone commerciale per l’agricoltura DJI, in grado di sollevare fino a 50 kg o trasportare 40 litri di soluzione liquida. Vola, mappa, suddivide il campo e, in modalità automatica, sprigiona concimi e biostimolanti con precisione chirurgica. Con batterie che si ricaricano in un quarto d’ora e una capacità di copertura di 30 ettari al giorno, il drone supera i limiti dei mezzi agricoli tradizionali soprattutto su terreni saturi o difficili.

I fratelli Remagni Buoli, contoterzisti di Gussola (CR), hanno saputo trasformare una tecnologia di nicchia in una soluzione di massa. Rossano è vicepresidente di Apima Cremona, mentre Roberto è tra i primi in Italia ad ottenere i brevetti di volo necessari. Intervistati dal mensile Il Contoterzista, raccontano come il nuovo DJI Agras T50 stia rivoluzionando la concimazione di precisione lungo tutta la Pianura Padana.

Droni e fertilizzazione: efficienza, velocità e sostenibilità

Droni e fertilizzazione: efficienza, velocità e sostenibilità

Le applicazioni non si fermano alla concimazione: si parla di semina di cover crop, interventi su risaie allagate, distribuzione di biostimolanti, e – in prospettiva – trattamenti fitosanitari con fitofarmaci ed erbicidi. La capacità di operare su pendii impervi, con una rapidità operativa impressionante (cambio batteria in meno di 10 secondi), e una precisione estrema rendono il drone uno strumento strategico per l’agricoltura moderna.

Dal punto di vista economico, l’efficienza è sorprendente: utilizzando due generatori a gasolio, il consumo si attesta sui 4 litri all’ora e il costo operativo resta sotto i 10 euro/ora, con una produttività di 3-4 ettari/ora.

Nel 2024, il drone è stato anche impiegato per operazioni antizanzara su campi allagati, consolidando il suo ruolo come soluzione emergenziale in un contesto agricolo sempre più stressato dalla crisi climatica.

In attesa di nuove normative che autorizzino l’uso dei droni per i trattamenti fitosanitari, Rossano e Roberto Remagni Buoli guardano avanti, verso una gestione delle risorse sempre più ottimizzata e sostenibile.

Se desiderate approfondire ogni aspetto tecnico – dalla pagella del DJI Agras T50 alle esperienze pratiche di utilizzo – vi invitiamo a leggere l’articolo completo su Il Contoterzista.

Per maggiori informazioni e per richiedere un preventivo dedicato sui droni DJI Agras T50/T25 o i kit per lágricoltura biologica con droni, scriveteci a info@aermatica.com

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